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Pubblicato su Liberodiscrivere il 23/3/2003, un libero tentativo di interpretare la psiche femminile...

 

Opera n°49733 di Liberodiscrivere


Riprenditi la tua Vita

Serenella.
Trentasei anni, sposata.
Un’attività tua, un marito stimato professionista che ti ama e che non ti fa mancare nulla.
Una casa tua, bella proprio come l’hai sempre desiderata.
Anche tu sei ancora molto bella e sai di esserlo.
Sei distesa sul tuo lettone avvolta nell’accappatoio ancora umida dopo la doccia.
Fissi il soffitto da diversi minuti, immobile.
Con lo sguardo vorresti perforarlo per uscire e provare a volare.
Hai tenuto spento per due giorni il tuo cellulare perché non volevi più sentire la sua voce, perché volevi riuscire a dire basta una volta per tutte.
Ora che lo hai riacceso senza trovare neppure un suo messaggio ci sei rimasta male.
Ti sei detta mille volte che non lo ami, che puoi fare a meno di lui.
Ti sei chiesta mille volte cosa avesse quest’uomo di così speciale da attrarti in modo così irresistibile.
In fondo, fisicamente, non è neppure il tuo tipo, tuo marito è decisamente molto più bello, più affascinante, più intelligente.
Perché allora adesso che sei sola sul tuo letto è lui che ti manca e non tuo marito?

Sei stata tu a volerlo fare uscire dalla tua vita, determinata come non mai.
Un attimo dopo avergli ripetuto per l’ennesima volta al telefono che non vi sareste mai più rivisti, mai più risentiti, hai capito che questa era davvero l’ultima volta.
Dal suo silenzio arrendevole, dal suo tacito assentire hai capito che era davvero finita.
Altre volte non ti aveva neppure lasciato finire la frase, aveva sempre saputo far leva sulla tua debolezza per sconfiggere la tua volontà e ricondurti a lui.

Un minuto dopo aver capito ed aver spento il tuo cellulare avresti voluto richiamarlo per dirgli che lo ami e non puoi fare a meno di lui. Ma è poi vero che lo ami?
Questa tua incertezza ti ha frenata.
Tu ami tuo marito, continui a ripeterlo anche se cominci a pensare che sei solamente tu che te ne vuoi convincere.
Fatto sta che lui ti manca da morire.
Forse non è di lui che senti il bisogno, la realtà è che senti necessità di una voce, di un sms al mattino, di una buonanotte rubata di nascosto in bagno.
Il bisogno di accendere di corsa il cellulare appena sveglia, di sentirlo vibrare nella tua mano in silenzio da quando, dopo aver conosciuto lui, hai levato la suoneria.

Cos’è che ti manca Serenella.
Ora stai piangendo, sei incazzata con lui, quello stronzo che non ti ha lasciato neppure un sms, che non ha neppure provato a telefonarti.
Cosa starà facendo? Avrà già un’altra a cui mandare messaggi, perché non ti chiama?

Ma perché stronzo? Non sei stata forse tu a chiedergli di sparire, di uscire dalla tua vita?

Vorresti forare il tetto e volare, scappare via.

Non ti piace più la tua casa,
ti stufa il tuo lavoro, non hai più pazienza con le clienti, neppure con le amiche.
Ti manca lui.

Non cerchi più l’abbraccio di tuo marito, lo eviti con eleganza simulando naturalezza e serenità.
Ti concedi a lui quando ti cerca ma non riesci a fare a meno di pensare all’altro anche durante i vostri amplessi.

E’ dentro di te, fa parte di te.
Non è spegnendo il cellulare che hai risolto il problema.
Non si spegne altrettanto facilmente il tuo cuore.

Ma lui non ti chiama, non ti cerca, è questo che ti fa andare in bestia.
Quel figlio di puttana!!! Gli interessava solo il tuo corpo, pensi.

E’ bello fare l’amore con lui, ci sa fare veramente.

Le prime volte in macchina aspettando facesse buio, era adrenalina pura.
Tornando a casa avevi paura che ti si leggessero ancora in viso le espressioni violente dei tuoi orgasmi e fuggivi lo sguardo di tuo marito.
Ma ti sentivi rinata, piena di energia.
Ti sentivi più bella, più allegra, più tutto.

Ora la tua vita sta diventando un incubo.
Ti sei abbandonata ad una tua debolezza pensando di trovare maggiore libertà, felicità
ed invece ti ritrovi piena di preoccupazioni, di ansie, di sensi di colpa.

Invidi gli uomini che riescono a farsi scivolare addosso tutto senza farsi esami di coscienza.
Tu non ne sei capace.
Ora ti senti sporca, ti sembra di aver toccato il fondo solo per aver osato concederti quello che in fondo era solo un lecito desiderio. Solo per aver cercato di appagare una normale curiosità.
Solo per aver voluto provare a vivere.

Non è di lui che hai bisogno credimi.
Lui è stato solo l’attore, l’interprete di un ruolo che tu hai cercato.
Il vuoto che ti senti intorno ora si è creato per il silenzio che ti circonda.

La sua presenza nella tua vita ha colmato degli spazi che chiedevano di essere riempiti.

Guarda dentro te stessa, la vita è tua non sua.
Sei capace benissimo a vivere sorreggendoti sulle tue gambe, hai la forza che contraddistingue ogni donna e che ogni uomo invidia.
Sai rialzare la testa dopo ogni bastonata. Sai stringere i denti anche nel dolore più grande.
Non hai bisogno di lui e di questo sei convinta tu stessa.

Vibra il cellulare.

Il cuore ti balza in gola.

E’ un messaggio.

Le tue dita nervose con pochi gesti richiamano il testo.

Non è il suo.

Non ce la fai più a resistere e cominci a scrivere tu un messaggio per lui.

- Possiamo rimanere amici… come stai.. non ti ho più sentito.. mi manchi –

ora hai due scelte,
invia messaggio, cancella messaggio.


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