I MIEI RACCONTI SUL WEB

Pubblicato su Liberodiscrivere il 11/5/2003, scritto e dedicato a me stesso...

 

Opera n°58782 di Liberodiscrivere


NEGROSKI

 

Osservo attraverso lacrime sul vetro il mio cocktail rosso scuro.
Forme di ghiaccio muovono inseguimenti senza impattare,
come in assenza di gravità,
quella gravità che a me sta schiacciando a terra con la mia coscienza.
Un disco di arancia adagiato sul fondo assume gradatamente nuove tinte intriso di gradi alcolici e secchi della vodka.
Sulla lingua vaporizzano amare fragranze del Carpano.
Sul tavolino noccioline e patatine non stimolano il mio appetito.
Non voglio inquinare i sapori.

Il gusto forte del Campari, gregario d’eccellenza in questa miscela afrodisiaca per i miei sensi,
per le mie emozioni.

Ci siamo lasciati da poco, ma avverto ancora forte la tua presenza dentro me.
Fino a pochi minuti fa era te che contemplavo, erano i tuoi occhi forme di ghiaccio a muovere il rosso intenso della mia passione.

Mi sono fermato a bere da solo appositamente, per lasciar defluire lentamente emozioni,
per catturare ancora per brevi attimi, sulla via del ritorno, sensazioni solo nostre.

Muovo lentamente il Negroski nel tumbler
la tua immagine si materializza vicino a me.
Raccolgo tangibile la sensazione delle nostre mani che si sfiorano,
delle nostre dita che si intrecciano e si stringono.
La sensazione di calore che avverto nel sangue è sinergia di alcool e amore,
richiamo al calore delle tue labbra.

Sei qui con me, dentro di me ancora per qualche attimo infusione di benessere.

Abbandonato a me stesso, a vibrazioni e a vapori di incoscienza, mi lascio trasportare,
sorrisi riflessivi disegnano il mio viso.

Anche stasera rientro solo, anche questa volta nei miei abiti, nella mia identità.
Anche oggi gocce di te profumano la mia pelle come una delicata lozione.

Il ghiaccio sciogliendosi annacqua quel che rimane del cocktail, togliendo intensità al suo colore,
smorzandone il sapore forte.
Si annacquano lentamente in bisbigli di vita sogni leggeri come polvere.

Pago,

riprendo a passeggiare con l’immagine riflessa di te,

mano nella mano.