Conflitto di Coscienza

dag, sono felice di averla letta io per prima. dolcissima struggente, dolorosa. e se... quanti se dentro il tuo cuore
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luisa (07/12/2003)

Finalmente Dag!!!
Grande prova poetica! Lo stile maestoso enfatizza la lucida amarezza, mi spiace che questo no sia un buon periodo. Ciao
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Carol (07/12/2003)

...ogni strofa potrebbe essere (da sola) una grande poesia...in ogni verso c’è abilità poetica e capacità di trasferire tutte le tue emozioni.....trovo che sia un’opera assolutamente da incorniciare...
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tiziana pizzo (07/12/2003)

Meno male che sei tornato. Mi piace come scrivi, quello che hai scritto; la positività c’è, palese, sfiorata dai dubbi che sono del vivere, averla, la coscienza, mantenerla, custodirla, nonostante la vita, non è facile.
Sappi che le tue parole stasera mi servono.
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Francesca Trusso (07/12/2003)

... grande rientro Dag, quasi una prosa o un monologo d’anima con tutta la profondità del caso e pur non riconoscendomi nello stile la trovo decisamente molto intensa.
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daniela barbaro (07/12/2003)

Ben tornato DAG! Credo che tu inconsapevolmente abbia fatto il ritratto di molti di noi. Sandra
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salsedine (07/12/2003)

Già Dag, bentornato, anche se ti ricordavo prevalentemente narratore. Qui tradisci un po’ la tua propensione per la prosa, ma per festeggiare il ritorno non posso non arrotondare, anche perché c’è un bell’afflato poetico.
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BandoleroNero (07/12/2003)

Poeteggiante excursus in intricata selva di contraddizioni esistenziali: con benaugurante approdo in sodale riflesso d’anima serena... Vai così, Dag! ;-)) Ciao.
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Tonino Bergera (07/12/2003)

Che bella, veramente, sarebbe bello poter leggere più spesso poesie così... intense, belle nei concetti e nello stile, con un ritmo bellissimo. Grazie. A rileggerti. Gnamo col giullar
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gnamo (07/12/2003)

Ci si sente la stessa genuinità e limpidezza che comunichi a chi ti conosce........in più c’è spessore umano e tensione verso l’ideale pur tra mille ....se,ciao
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AISEOP (07/12/2003)

Ben tornato con un’opera che merita di essere letta verso dopo verso.Amara,malinconica,ma al tempo stesso dolce.
Mai rinnegare la propria anima.
Piaciuta.Un sorriso,Monica.
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monica panzeri (07/12/2003)

e se... ora non avessi dato una scorsa ulteriore a questa prima pagina, io non avrei letto questi versi riflessivi e ponderati...ma l’ho fatto...quindi se, non esiste...un bacio cri
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Setanera (08/12/2003)

Un dualismo? Un chiudersi, un aprirsi, uno spiraglio o un nuovo dolore?
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Violanda (08/12/2003)

Piaciuto questo tuo conflitto. Tante ipotesi che sfociano in una unica domanda: sono capace di farlo? e la risposta a questa domanda la si deve cercare all’interno senza raccontarsi balle.
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Simone Meneghesso (08/12/2003)

Sì bravo ! mi è piaciuta molto ! forse la forma del continuo ripetersi del se rende la lettura un po’ più pesante, ma forse è proprio così che dev’essere ! chissà però se provassi a renderla in una forma più originale più tua...^_^ ! ! !
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Ettore Molinari (08/12/2003)

La costruzione schematica attraverso anafora o ripetizioni non è ciò che generalmente più mi aggrada. In alcuni punti potrebbe risultare scontata o retorica però nel suo insieme dà l’impressione di essere un fiume in piena che segue il suo corso impetuosamente, stretto tra questi argini della schematicità. Schematicità che non trova riscontro nel testo che scorre fluido, come da sfogo discorsivo e immediato, con un paio di passi che mi risultano belli assai.
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Andrea Boero (08/12/2003)

"se" quante volte uso questa congiunzione...
a volte può essere un input, altre volte un freno...
Quel "se" comunque ha la capacità di smuovere sempre un qualcosa dentro e aiuta a dire a noi stessi una grande verità:
"Usa ciò che sei."
Il tuo scritto ha solo un neo... ha il potere di innescare la mia vena filosofica... e insieme conflitto di coscienza!
Bravo davvero.
Bentornato.
Un sorriso Cla
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nakabo7 (11/12/2003)

E se ti chiedessi: "ma ’ndò cazz! sei stato fino a mò?!"
Qui s’era tutti in conflitto, almeno io sicuramente
e la voglia di romperti le palle è stata tanta.
Ma... a scanso di "chi l’ha visto"
fortunatamente ti sei deciso a renderci grazie con le tue parole.
Molto bello e profondo questo viaggio con se stessi
per guardare ciò che si è veramente, ciò che si desidera,
ciò che si rinuncia anche
perchè è importate perseguire il nostro credere.
Un bacio anche a te...
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MATITA (12/12/2003)

Se...... . La nostra vita è costellata di ...condizionali, che - purtroppo - non ci aiutano granchè. Ti vedo spesso, ti leggo sempre, ti commento poco, ma, ogni volta, ti sono vicina. Ciao, Paola
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Paola Bartoli (14/12/2003)

Mille domande con un semplice, “se” a ricordarci dubbi che ci accompagnano dalla mattina alla sera. Poesia che accarezza l’anima di tutti.
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Marina Minet (16/12/2003)

Ho molto apprezzato la tua esposizione, una sincera e aperta consapevolezza di se stessi, che non significa aderenza a ciò che senti e desideri, ma semplicemente una presa d’atto di quello che veramente si sente ,l’insicurezza crea il conflitto, il coraggio non sempre arriva ma...l’esserne cosciente é già un notevole passo... , un saluto Giulia
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IRISFAIRY (17/12/2003)

...e non saprei comunque voltare le spalle a me stesso.
No, Dag, non si potrebbe né si dovrebbe. E’ un bel viaggio interiore questo tuo testo, in cui si vorrebbe fuggire dai mille dubbi che ci attanagliano, ma è anche un rinascere nella consapevolezza ed è sempre doloroso "rinascere". Ma qualche dono ci può dare di più la vita se non quella della consapevolezza? La grande maturità nel riuscire a vedere il bene e il male, con la dovuta "distanza". E’ la Coscienza che a volte ci appare troppo pesante da reggere, ma è anche vero che senza di esso saremmo completamente vuoti...Ben tornato Dag. E’ bello rileggerti. Spero che continuerai. Un caro saluto.
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Olimpia (17/12/2003)

mi è piaciuto questo tuo modo di scrivere ed è molto suggestivo quello che esprimi a volte anche io mi sento un po’ così ciao!!!!!!!!!!!!!!
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eugenia (20/12/2003)

Carissimo, anch’io da un po’ di tempo sto assente dallo schermo e mi era sfuggita questa tua sequenza di se...
C’è in questo lavoro una pienezza di sentimenti ed una forza interiore che, a mio avviso, è propria di chi, consapevole della vita, sa di doverla affrontare in ogni momento a mani nude con la sola convinzione delle proprie piccole certezze.
Mi fermo qui se no mi metto a filosofare (è anche più divertente asfissiarti a voce).
Ciao, Guido
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Guido De Marchi (20/12/2003)

Torni tu... e io ti seguo... speriamo che il mio ritorno sia al pari del tuo. Mick
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Michele Zanni (23/12/2003)

E SE...............non aggiungo altro!!! saprai ben presto
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abigaille (28/12/2003)

Un ritorno alla grande si direbbe .......................... Non ho letto altro di tuo per cui non posso fare confronti
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Diamantea Marino (30/12/2003)

Ti leggo solo ora e riscopro l’impeto nelle parole di ciò che scrivi.
sembra il contario del Famoso brano "desiderata" di un anonimo.
Si coglie la voglia di un clone maleducato, come dice Ligabue, ma non si può fare a meno di tornare a fare i conti con ciò che siamo, fortunatamente torni alla tua carica positiva. Bella davvero.
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paola meli (30/12/2003)

Molto significativa. E’ tutta una vita. Da un lato il desiderio di abbandonare il tempo, dall’altro l’orgoglio di sentirsi uomo, con le nostre fondamenta e con la nostra "morale". D’altronde la coscienza è la parte che illumina questo contatto reale.
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Lamia (30/12/2003)

Mi unisco a quella scellerata di Matita ed alla sua perfetta domanda in dialetto pugliese. Ben tornato e le parole mi ravvivano il ricordo, comunque voglio dirti che un mio vecchio Provveditore agli studi mi ricordava sempre che il mondo dei se è il mondo dei cog...ni. Beh faccio ammenda e ti voto. Ciao Ager
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Aquila della notte (01/01/2004)